Le figure della Resistenza cuneese
Nato a Cavour (Torino) il 26 settembre 1914, fucilato a Ceva (Cuneo) il 7 marzo 1944, medico chirurgo, Medaglia d'argento al valor militare alla memoria.
Lavorando di notte a Torino, come correttore di bozze alla Gazzetta del Popolo,era riuscito a compiere gli studi universitari e a laurearsi in Medicina e chirurgia. Nel 1942 era assistente all'Ospedale di Mondovì. L'anno successivo Re fu chiamato alle armi.
Allievo ufficiale presso la Scuola militare di Firenze, dopo l'8 settembre si diede alla macchia e, tornato nel Cuneese, si unì alle formazioni partigiane di Martini Mauri. Per gli "Autonomi" assunse la responsabilità del servizio sanitario, organizzando posti di medicazione ed attrezzando anche un ospedale da campo in alta montagna. Nel marzo del 1944, durante gli scontri tra Garessio e la Val Casotto, provocati da un rastrellamento messo in atto dai nazifascisti, si prodigò per curare i feriti.
Fu catturato dai tedeschi proprio mentre era intento a portare in salvo alcuni partigiani. Tradotto nel carcere di Ceva, per due giorni il medico partigiano fu sottoposto a tortura. Fu, infine, fucilato alla periferia della città.