Le figure della Resistenza cuneese
Nato a Mondovì (Cuneo) il 9 maggio 1905, morto a Mauthausen il 23 febbraio 1945, avvocato.
Presidente del CAI di Mondovì, subito dopo l'armistizio l'avvocato Garelli era entrato nella Resistenza, aggregandosi alla III Divisione alpina operante in Val Casotto. Arrestato mentre si trovava a Mondovì, fu portato a Torino e rinchiuso nelle carceri Nuove. Il 25 maggio 1944, Piero, come tutti lo chiamavano, fu trasferito nel campo di concentramento di Fossoli (baracca 17/A) e di qui a Bolzano, dove restò sino al 5 agosto. Deportato nel lager di Mauthausen e immatricolato col numero 82364, l'avvocato morì nel sottocampo di Gusen, quando la fine della guerra era ormai vicina. Per ricordarlo, a Mondovì gli hanno intitolato una strada. Porta il nome di Piero Garelli anche il rifugio alpino che, nel 1949, fu inaugurato in Valle Pesio a quota 1990 e che è considerato, oggi, una delle più attrezzate strutture alpinistiche.