Le figure della Resistenza cuneese
Nato a Chiusa Pesio (Cuneo) nel 1909, morto in Bosnia il 25 aprile 1944, ufficiale degli alpini, Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
Capitano presso il Comando della Divisione "Taurinense", che era allora dislocata nel Montenegro, fu tra i primi e più decisi ufficiali che, all'armistizio, si schierarono contro i tedeschi. Alla testa del suo reparto, Marchisio li combatté per quattro mesi con successo. Quando, esaurite le possibilità di resistenza nel Montenegro, i reparti della "Taurinense" furono costretti a disperdersi, il capitano assunse il comando di un forte gruppo di alpini che costituì in brigata partigiana. Marchisio guidò la formazione – che dovette superare freddo, fame, un'epidemia di tifo e i continui attacchi del nemico – dal Sangiaccato alla Bosnia, con l'obiettivo, raggiunto, di collegare i suoi uomini a quelli dell'Esercito popolare di liberazione jugoslavo. Il valoroso ufficiale morì, vinto dalle privazioni e dalla malattia, dopo essere riuscito a portare i suoi uomini in salvo.