Le figure della Resistenza cuneese
Nato a Santo Stefano Belbo (Cuneo) il 2 marzo 1926, fucilato a Valdivilla (CN) il 2 febbraio 1945, magazziniere, Medaglia d’argento al valor militare alla memoria.
Col nome di battaglia di “Tarzan” nel maggio del 1944, lasciata la sua casa di Alba, era entrato nella Resistenza nelle Langhe ed era diventato un partigiano delle “Garibaldi”. Scaglione, passato poi con i partigiani di Enrico Martini, fu presto nominato capo di una squadra della II Divisione “Mauri”, nella quale si batteva anche Beppe Fenoglio, che nel dopoguerra avrebbe rievocato il sacrificio di “Tarzan” nel famoso libro “Il partigiano Johnny”.
Durante uno scontro con i nazifascisti, il giovane partigiano si era attardato per portare in luogo sicuro un compagno gravemente ferito ed era stato catturato. Così è ricordato nella motivazione della decorazione alla memoria: “Giovane partigiano emergeva per indefessa, entusiastica e coraggiosa attività, particolarmente distinguendosi nel combattimento di Valdivilla dove veniva ferito e catturato. Invitato a fornire notizie, manteneva fiero ed esemplare contegno e, anche davanti al plotone di esecuzione, rivendicava la sua fede ed il suo onore di combattente”.
La vicenda umana e di combattente per la libertà di Dario Scaglione, nel 2000 è stata rievocata anche nel film tratto dal libro di Fenoglio e che aveva per protagonista l’attore Claudio Amendola.