Bella Ciao!
Vietato un messaggio di Libertà e democrazia
Ho letto su varie testate giornalistiche la polemica nata alla Fiera di Carmagnola, creata dal diniego di un amministratore comunale, di far cantare al concerto di chiusura della bella manifestazione la canzone "BELLA CIAO"",(già inserita in scaletta).
Una domanda me la sono posta e vorrei che alcuni eletti democraticamente, mi diano una risposta. Perché una canzone conosciuta a livello Internazionale, tradotta in tante lingue e idiomi fa paura? Ci sono dei simboli che assumono dimensioni universali nei quali si riconoscono donne e uomini di diverse ispirazioni ideali e politiche.
La canzone "Bella Ciao" ne è un esempio! È un messaggio di Libertà e democrazia, di fratellanza, di pace, di solidarietà e di giustizia contro l'invasore che va ad occupare in modo improprio un territorio e un paese e vuole diventare il "dominatore", e che è costato all'umanità milioni di morti, in difesa di ideali falsi.
A mio parere non si può quindi negare un forte messaggio che conquista la maggioranza dei nostri concittadini.
In questi ritorni di nostalgia fascista e di violenza verbale razzista e xenofofa rattrista vedere queste discriminazioni.
Bene ha fatto il gruppo CoroMoro che non ha ceduto a ricatti, ricordiamo formato da italiani, profughi e da rifugiati politici che nel loro attivo hanno canti tradizionali piemontesi, occitani e patriottici, ed ha rifiutato il compenso accordatogli per la mancanza di spettacolo, e ha annullato la serata senza cantare!
Una bella lezione a tutti noi di Dignità umana, perché i "simboli" non si toccano e soprattutto non si barattano, solo per accontentare alcuni elettori di altre idee!
I partigiani morti per la Libertà non si sono posti questi interrogativi e hanno scelto di sacrificarsi "Sulle nostre Montagne e di essere sepolti all'ombra di un bel fiore".
Quando vediamo delle lapidi di EROI ricordiamoci!